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Spunti sul Tempo da chi ci ha già pensato su

Yogananda: Oltre il Tempo Lineare, nella Coscienza Cosmica


Paramahansa Yogananda, autore di "Autobiografia di uno Yogi," non vedeva il tempo come una mera dimensione fisica, ma come un'illusione (maya) prodotta dalla nostra identificazione con il corpo e con il mondo materiale. Per lui, il vero Sé (Atman) è eterno e non soggetto al tempo, allo spazio e alla causalità. Il tempo lineare, con la sua sequenza di passato, presente e futuro, è un'esperienza della mente finita, una sorta di "sogno" temporaneo che l'anima fa mentre è immersa nell'illusione del mondo.

I punti chiave del suo pensiero su tempo e coscienza sono i seguenti:

  • Il Sé come Gioia Eterna e Sempre Nuova: Yogananda descrive Dio come Sat-Chit-Ananda (Essere, Coscienza, Beatitudine). Questa "Beatitudine sempre nuova" non è un'emozione fugace, ma la natura intrinseca del Sé, un'esperienza che esiste al di là del tempo. La nostra anima, essendo un riflesso di questo stato divino, è di per sé fuori dal tempo. Il nostro scopo nella vita è realizzare questa unità, risvegliando la coscienza dal "sogno" del tempo e della materia.

  • La Meditazione come Strumento per Trascendere il Tempo: Yogananda non si limitava alla teoria, ma offriva un percorso pratico per superare la percezione del tempo: la meditazione e, in particolare, la scienza del Kriya Yoga. Attraverso la meditazione profonda, l'individuo può ritirare la sua attenzione dalla percezione sensoriale e dai pensieri incessanti della mente, che sono legati al tempo. Quando la mente diventa quieta (Yogas chitta vritti nirodha - "lo yoga è la cessazione delle modificazioni della mente"), si sperimenta una profonda pace e un'espansione della coscienza.

  • L'Espansione della Coscienza e l'Unione con l'Infinito: Quando la coscienza si espande oltre i confini del corpo e della mente, l'individuo si sintonizza con la Coscienza Cosmica. In questo stato, non si percepisce più il tempo come una successione di eventi, ma come un "eterno presente" in cui passato, presente e futuro coesistono in un'esperienza di consapevolezza illimitata. È il punto di incontro con il campo unificato di Marchi, ma visto attraverso la lente della spiritualità e dell'esperienza mistica.

  • Il Ruolo dell'Energia e della Frequenza (Prana): In linea con Tesla, Yogananda riconosceva l'importanza dell'energia (chiamata prana in sanscrito) e della sua vibrazione nella creazione della realtà. La pratica del Kriya Yoga, con le sue tecniche di respirazione e concentrazione, è progettata proprio per controllare e armonizzare il prana, permettendo all'energia vitale di fluire attraverso i centri spinali e di risvegliare la coscienza spirituale. Questo controllo dell'energia porta a una più profonda calma interiore e, di conseguenza, a una percezione del tempo radicalmente diversa.


Integrazione nel Modello di tempo espanso, contributi


L'insegnamento di Yogananda fornisce una cornice spirituale e pratica ai concetti scientifici espressi da alcuni autori:

  • Gregg Braden parla di "coerenza del cuore" come ponte, Yogananda lo vedrebbe come un passo verso la pacificazione delle emozioni e l'armonizzazione del prana, preparandoci a stati di coscienza più elevati.

  • Bruce Lipton descrive l'epigenetica come il potere della mente di plasmare la biologia, Yogananda ci darebbe lo strumento (la meditazione) per purificare e focalizzare la mente, liberandola dalle credenze limitanti e dall'identificazione con il corpo.

  • Vittorio Marchi postula un "campo unificato," Yogananda lo identifica direttamente con la Coscienza Cosmica, offrendo un metodo pratico per entrarvi e sperimentarlo in prima persona, piuttosto che semplicemente teorizzarlo.

  • Nikola Tesla ci invita a pensare in termini di "energia, frequenza e vibrazione," Yogananda ci offre una scienza millenaria (lo yoga) per padroneggiare queste stesse forze dentro di noi, utilizzando il respiro (prana) e la concentrazione per elevare la nostra frequenza e sintonizzarci con la realtà superiore, non-temporale.


In questo modo, la saggezza di Yogananda non è solo un complemento, ma il cuore di una visione in cui la trascendenza del tempo non è un'astrazione filosofica, ma una realtà esperienziale raggiungibile attraverso la pratica spirituale.

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